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Pronti, ai posti, via!

La creazione del successo sostenibile parte dalla costruzione di una solida governance aziendale, elemento chiave per affrontare la sfida della sostenibilità, rendere le imprese più resilienti, creare valore di lungo termine per gli stakeholder.

L’integrazione della sostenibilità non è una scelta operativa ma un imperativo strategico, per difendere il valore di impresa ed incontrare le aspettative del mercato. Questo deve essere il mantra del board che deve affrontare la sfida complessa di allineare purpose, vision e mission con la sostenibilità, integrando gli obiettivi strategici con i target di transizione definiti. Questo passaggio richiede un cambiamento radicale nel modo in cui le imprese operano. Al cuore di questa trasformazione c’è la governance aziendale che funge da albero di trasmissione fornendo l’impulso a tutte le funzioni ed assicurando la costante tensione verso il successo sostenibile. Adeguare la governance aziendale alle migliori pratiche è il punto di partenza del tutto, per assicurare l’esistenza delle condizioni essenziali per creare valore dalla transizione, massimizzando l’impatto positivo delle azioni di transizione e minimizzando i rischi connessi.

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La buona governance oggi è uno strumento irrinunciabile per affrontare in sicurezza le complessità che si stanno presentando in sequenza a livello micro e macro.

Obiettivo primario: la buona governance

La governance non deve esser di facciata, ma effettiva. Una bussola che non funziona non è utile per navigare il mare in tempesta. Altrettanto la governance deve funzionare assicurando il pieno presidio di tutti i temi a cui è deputata. La buona governance oggi è uno strumento irrinunciabile per affrontare in sicurezza le complessità che si stanno presentando in sequenza a livello micro e macro. Una buona governance garantisce che:

  • le azioni intraprese siano allineate agli obiettivi aziendali
  • le risorse siano allocate in modo puntuale ed efficiente
  • i processi siano solidi per supportare il nuovo flusso informativo richiesto
  • le competenze siano aggiornate alla portata della sfida in corso
  • l’azione di transizione sia efficace e orientata ai target
  • i risultati perseguiti siano misurabili.

L’adozione di pratiche di governance avanzate permette alle aziende di costruire una resilienza intrinseca che si traduce in una capacità potenziata di anticipare e rispondere ai cambiamenti normativi, economici e ambientali, trasformando le minacce in opportunità. Un sistema di governance robusto ha sempre un profondo impatto sulla competitività e sulla reputazione di impresa, abilita politiche di stakeholder engagement altrimenti non azionabili, aggiungendo un incredibile valore al posizionamento dell’impresa.

 

Gli ostacoli all’aggiornamento della governance

Il cammino verso una buona governance è ostacolato da una serie di sfide complesse. La resistenza al cambiamento è una delle difficoltà più comuni. Molte organizzazioni, in particolare le PMI, sono radicate in processi tradizionali che impediscono un rapido adattamento alle nuove esigenze. La mancanza di risorse (tempo disponibile, finanziarie ed umane) rappresenta una barriera significativa, spesso insormontabile. L’implementazione di un sistema di governance avanzato richiede importanti investimenti in tecnologie, riorganizzazione dei processi e formazione del personale, impegni che non tutte le aziende sono pronte ad affrontare o in grado di sostenere. Le aziende che non riescono a superare questi ostacoli rischiano di incorrere in costi impliciti ricorrenti: la perdita di opportunità di mercato innovative e un aumento del rischio operativo dovuto alla mancanza di trasparenza e controllo, con una conseguente rischio di riduzione del valore aziendale a lungo termine.

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L’aggiornamento della governance aziendale richiede all’impresa di dotarsi di un piano di lavoro ambizioso fatto di obiettivi chiari, azioni concrete e priorità definite.

Priorità del board

Se la buona governance è l’obiettivo primario e le complessità per raggiungerlo sono conosciute, il board ha la responsabilità di dotarsi degli strumenti necessari per mitigare le complessità ed assicurare un’azione efficace. L’aggiornamento della governance aziendale richiede all’impresa di dotarsi di un piano di lavoro ambizioso fatto di obiettivi chiari, azioni concrete e priorità definite.

Alcuni spunti:

  • competenze del board: è essenziale condurre una valutazione regolare delle competenze e delle performance del board, identificando le lacune e premendo per un aggiornamento costante delle competenze;
  • composizione del board: l’integrazione di consiglieri esterni, nuovi e con esperienza, l’apertura verso professionisti con background diversi, come nuovi consiglieri non esecutivi, arricchisce il board di competenze che sono cruciali per affrontare le sfide attuali;
  • formazione del personale: la formazione continua deve diventare una priorità per tutti i livelli aziendali, attraverso percorsi di formazione e workshop di sensibilizzazione sui temi della sostenibilità per assicurare il più ampio coinvolgimento;
  • stakeholder engagement: promuovere un dialogo aperto e continuativo con gli stakeholder garantisce che le loro esigenze e aspettative siano comprese e incorporate nelle strategie aziendali;
  • aspetti materiali: attraverso la collaborazione con gli stakeholder, identificare le priorità materiali che impatteranno maggiormente sull’attività aziendale e viceversa (doppia materialità);
  • politica di sostenibilità: l’adozione di una politica di sostenibilità permette di “visualizzare” gli obiettivi che l’azienda si pone in termini di target e azioni; tale documento, in continua evoluzione, supporta le decisioni durante la transizione;
  • comitato sostenibilità: la formazione di un comitato di sostenibilità è un passaggio cruciale per assicurare il presidio delle tematiche materiali, supportare adeguatamente i lavori del board e fungere da punto di collegamento con il resto dell’organizzazione;
  • permeare l’organizzazione: ogni entità di impresa (comitati, dipartimenti, funzioni, risorse) deve essere incentivata a partecipare ai lavori della sostenibilità e coinvolta nel processo di transizione, garantendo così un approccio integrato, condiviso e olistico.

 

Conclusioni

Dotare l’impresa di una governance robusta è una necessità strategica a cui non ci si può sottrarre, è il primo passo da compiere verso la costruzione del successo sostenibile, una missione che richiede visione, impegno e determinazione. Affrontare la sfida della sostenibilità senza una governance adeguata espone l’azienda a rischi di non efficacia dell’azione di transizione e di conseguente perdita di competitività, resilienza e valore dell’asset. Il futuro del business è sostenibile, le imprese devono essere pronte a intraprendere oggi questo viaggio e generare così valore di lungo termine per tutti gli stakeholder.

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