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Rischi di informazioni non affidabili nel settore della finanza sostenibile

La qualià dei dati nella finanza sostenibile può contribuire a migliorare l’allocazione del capitale, svolgendo un ruolo chiave nel promuovere una transizione verso un’economia più sostenibile.*

La finanza sostenibile sta assumendo un ruolo sempre più rilevante nei mercati finanziari globali, ponendo nuove sfide in termini di governance dell’informazione. Questo articolo esamina le problematiche e le possibili soluzioni legate alla produzione e diffusione di informazioni affidabili nel settore della finanza sostenibile, basandosi sullo studio svolto da Aramonte e Packer per conto della Banca dei Regolamenti Internazionali.

 

La governance dell’informazione nei mercati finanziari tradizionali e nella finanza sostenibile

Le performance dei mercati finanziari sono fortemente correlate alla qualità dei flussi informativi che guidano e facilitano l’allocazione del capitale. La governance dell’informazione in questo contesto comprende l’insieme di disposizioni normative volte a mitigare i conflitti di interesse che potrebbero interferire con questi flussi, garantendo che tutti i partecipanti al mercato ricevano un livello minimo di informazioni affidabili.

Nel contesto della finanza sostenibile, che considera non solo i rendimenti finanziari ma anche i benefici sociali e ambientali, la produzione di informazioni accurate assume un’importanza cruciale. Le informazioni prodotte dai partecipanti al mercato finanziario possono contribuire a determinare il prezzo appropriato per le esternalità (ad esempio, le tasse sul carbonio) migliorando così la sostenibilità dell’attività economica.

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La governance dell'informazione di finanza sostenibile presenta nuove sfide dovute alla complessità delle dinamiche di valutazione dell'impatto.

Sfide specifiche della finanza sostenibile

Sebbene esistano molti punti di contatto tra la governance dell’informazione nella finanza sostenibile e in quella tradizionale, emergono nuove sfide dovute alla novità del settore e alla complessità delle informazioni necessarie per valutarne l’impatto.

Il principale rischio in questo contesto è il greenwashing, ovvero la pratica di divulgare informazioni distorte, con o senza proposito, da parte di aziende o agenzie di rating che possono impattare sulla performance finanziaria. Da qui, il miglioramento della qualità e della trasparenza delle informazioni di finanza sostenibile può contribuire a indirizzare i fondi verso obiettivi coerenti con le preferenze di sostenibilità e gli obiettivi di transizione, mitigando al contempo il rischio di un’allocazione errata del capitale che potrebbe alla fine influire sulla stabilità finanziaria.

 

Lezioni dalla finanza tradizionale e nuove prospettive

Lo studio di Aramonte e Packer si basa su due principali filoni tematici:

  1. applicazione delle lezioni tratte dalla letteratura tradizionale sulla governance delle informazioni prodotte dalle società che emettono titoli nei mercati dei capitali pubblici (in particolare in relazione alle divulgazioni aziendali e ai rating creditizi) al contesto della finanza sostenibile;
  2. elaborazione di raccomandazioni politiche utili per la produzione di informazioni nel settore della finanza sostenibile, basate sulla letteratura più recente.

Questo approccio si differenzia da altri studi, come quello di Christensen et al (2021), concentrandosi specificamente sulla governance del perimetro di produzione delle informazioni che include aziende, agenzie di rating, fornitori di assicurazione di terze parti e regolatori.

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Informazioni non affidabili nella finanza sostenibile possono portare a decisioni di investimento errate.

Importanza di informazioni di alta qualità nella finanza sostenibile

L’aumento della disponibilità di informazioni di alta qualità messe a disposizione da tali soggetti nella finanza sostenibile è particolarmente importante per due ragioni principali:

  1. alcuni investitori mostrano una forte preferenza per le aziende con un profilo di sostenibilità ben sviluppato, pertanto valutazioni imprecise possono portare a sostanziali inefficienze di investimento e perdite di opportunità;
  2. i governi e le banche centrali hanno espresso un crescente interesse nell’impiegare risorse pubbliche per rafforzare la finanza sostenibile, amplificando il rischio di un’allocazione errata del capitale se le informazioni sono imprecise.
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Il rating potrebbe non cogliere il gap fra gli impegni presi per la sostenibilità e le azioni effettivamente poste in essere.

Preferenze degli investitori e dinamiche di mercato

Gli investitori mostrano una preferenza per gli investimenti sostenibili, portando di fatto a mercati segmentati in cui i portafogli ottimali sono costruiti in accordo con il target di sostenibilità fissato dall’investitore. Questa segmentazione è particolarmente netta per i titoli certificati da terze parti esterne ed è guidata principalmente da considerazioni non monetarie.

Ricerche dimostrano che le valutazioni azionarie tendono ad essere più elevate rispetto ai valori intrinseci per le aziende focalizzate sulla sostenibilità. La forte domanda degli investitori per investimenti sostenibili viene spesso incanalata attraverso fondi comuni e fondi negoziati in borsa (ETF). Per migliorare i propri rating di sostenibilità e ottenere afflussi, i fondi spostano le partecipazioni verso aziende più sostenibili.

Tuttavia, in alcuni casi, le aziende detenute dai fondi comuni hanno un profilo di sostenibilità meno positivo di quanto raccontato dai rating, poiché le azioni intraprese non sempre coincidono con gli impegni aziendali per la sostenibilità.

 

Impatto sulle strategie di investimento e sulla stabilità finanziaria

Gli investitori utilizzano le informazioni sul profilo di sostenibilità di un’azienda in modi diversi. Alcuni optano per il disinvestimento da aziende che non soddisfano determinati standard, mentre altri preferiscono un approccio di engagement, cercando di migliorare il profilo di sostenibilità delle aziende in portafoglio attraverso un dialogo attivo.

È importante notare che un’eccessiva riduzione dei finanziamenti verso attività con un basso profilo di sostenibilità può influire sulla stabilità finanziaria. D’altra parte, l’approccio di engagement può consentire alle aziende di mantenere l’accesso ai finanziamenti mentre migliorano il loro profilo di sostenibilità.

 

Ruolo delle politiche governative e delle banche centrali

Le politiche governative a favore delle imprese possono beneficiare di flussi informativi migliorati nella finanza sostenibile. In particolare, le autorità pubbliche possono più facilmente mirare a ridurre il costo del capitale per le aziende o gli investimenti meno inquinanti.

Alcuni approcci includono l’acquisto diretto di titoli rilevanti da parte delle banche centrali o la riduzione del rischio degli strumenti di finanza sostenibile acquistati dal settore privato, tipicamente attraverso l’assorbimento parziale delle perdite da parte degli enti pubblici.

Una governance dell’informazione adeguata può anche aiutare a valutare più accuratamente ciò che la finanza sostenibile può effettivamente realizzare e in particolare in che misura può guidare, piuttosto che supportare, gli sforzi per raggiungere risultati di sostenibilità.

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Gli stakeholder della finanza sostenibile hanno necessità di accedere a dati specializzati per valutare adeguatamente le opportunità di investimento.

Conclusioni

La governance dell’informazione nella finanza sostenibile rappresenta una sfida cruciale per il corretto funzionamento dei mercati finanziari e per il raggiungimento di obiettivi di sostenibilità. Lo studio evidenzia l’importanza di adattare le lezioni apprese dalla finanza tradizionale alle caratteristiche uniche della finanza sostenibile, sottolineando la necessità di dati specializzati e conoscenze specifiche per valutare l’impatto delle azioni aziendali su una vasta gamma di stakeholder.

Le sfide principali includono la mitigazione del rischio di greenwashing, il miglioramento della qualità e della comparabilità delle informazioni e l’adeguamento delle strategie di investimento alle nuove dinamiche di mercato. Allo stesso tempo, è essenziale considerare l’impatto potenziale delle politiche di disinvestimento sulla stabilità finanziaria e valutare attentamente il ruolo delle politiche governative e delle banche centrali nel sostenere la finanza sostenibile.

In definitiva, una governance dell’informazione efficace nel settore della finanza sostenibile non solo può contribuire a migliorare l’allocazione del capitale e ridurre i rischi di instabilità finanziaria, ma può anche svolgere un ruolo fondamentale nel promuovere una transizione verso un’economia più sostenibile e responsabile.

(*) Commento al lavoro di Sirio Aramonte and Frank Packer, 2022, “Information governance in sustainable finance”, BIS Monetary and Economic Department.

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