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I nuovi principi di corporate governance G20/OCSE 2023

Il lavoro di aggiornamento dei principi ha posto le basi per un sistema economico più resiliente, sostenibile e orientato al lungo termine.*

Nel settembre 2023 il G20 ha approvato i nuovi principi di corporate governance elaborati dall’OCSE, che rappresentano lo standard internazionale di riferimento in materia di buon governo societario. Questo documento, frutto di 18 mesi di lavoro, riflette l’evoluzione delle pratiche di governance aziendale e dei mercati dei capitali, con un focus particolare sulla sostenibilità e la resilienza delle imprese. In questo articolo presentiamo i contenuti e le novità di questi principi, esaminandone le implicazioni per le aziende, gli investitori e i regolatori.

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Nel Codice 2023 è stato inserito un nuovo capitolo dedicato specificamente alla sostenibilità e alla resilienza.

I principi G20/OCSE: obiettivi e struttura

I principi di corporate governance G20/OCSE 2023 si pongono come obiettivo primario quello di fornire una guida ai decisori politici per valutare e migliorare il quadro giuridico, regolamentare e istituzionale della governance societaria. Lo scopo ultimo è quello di sostenere la fiducia del mercato, l’integrità, l’efficienza economica, la crescita sostenibile e la stabilità finanziaria.

Il documento è strutturato in sei capitoli principali:

  1. Assicurare le basi per un quadro efficace di corporate governance
  2. I diritti e il trattamento equo degli azionisti e le funzioni chiave di proprietà
  3. Investitori istituzionali, mercati azionari e altri intermediari
  4. Divulgazione e trasparenza
  5. Le responsabilità del Consiglio di Amministrazione
  6. Sostenibilità e resilienza

Una delle novità più rilevanti di questa edizione è l’introduzione del sesto capitolo dedicato specificamente alla sostenibilità e alla resilienza. Questo riflette la crescente importanza delle questioni ESG (Environmental, Social and Governance) nelle strategie aziendali e nelle aspettative degli investitori.

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Particolare enfasi è posta sul ruolo dei consiglieri indipendenti e sul valore della diversità nella composizione degli organi.

Analisi dei contenuti principali

  1. Quadro efficace di corporate governance
    I principi sottolineano l’importanza di un quadro normativo e istituzionale che promuova pratiche di buon governo societario. Questo include la definizione chiara di ruoli e responsabilità tra le diverse autorità di vigilanza e regolamentazione, nonché la promozione di standard etici elevati nel mondo degli affari.

  2. Diritti degli azionisti e trattamento equo
    Questo capitolo enfatizza la necessità di proteggere i diritti degli azionisti, inclusi quelli di minoranza, e di garantire un trattamento equo. Viene posta particolare attenzione al diritto di partecipare alle decisioni societarie fondamentali, di essere informati tempestivamente e di votare nelle assemblee degli azionisti.

  3. Ruolo degli investitori istituzionali e degli intermediari
    I principi riconoscono il ruolo crescente degli investitori istituzionali nei mercati dei capitali moderni. Vengono promosse politiche di stewardship e la divulgazione dei conflitti di interesse da parte dei servizi di consulenza, come i proxy advisor e i fornitori di indici ESG. Inoltre, si sottolinea l’importanza di considerare il ruolo degli obbligazionisti nei mercati dei capitali.

  4. Divulgazione e trasparenza
    Questo capitolo enfatizza l’importanza della trasparenza informativa per il buon funzionamento dei mercati dei capitali. Si raccomanda la divulgazione tempestiva e accurata di tutte le informazioni materiali relative alla società incluse quelle finanziarie, operative e di governance.

  5. Responsabilità del Consiglio di Amministrazione
    I principi delineano le responsabilità chiave del CdA, tra cui la definizione della strategia aziendale, la supervisione del management e la garanzia di un’adeguata gestione dei rischi.
    Si sottolinea l’importanza dell’indipendenza dei consiglieri e della diversità nella composizione del board.

  6. Sostenibilità e resilienza
    Il nuovo capitolo sulla sostenibilità e resilienza riflette la crescente attenzione verso le sfide ambientali e sociali che le aziende devono affrontare. Si raccomanda alle imprese di integrare considerazioni di sostenibilità nella loro strategia e gestione dei rischi, nonché di divulgare informazioni materiali relative alla sostenibilità inclusi i rischi e le opportunità legati al cambiamento climatico.
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Le imprese sono chiamate ad integrare nella strategia le considerazioni di sostenibilità a lungo termine e le aspettative degli stakeholder.

Implicazioni per gli stakeholder

Per le aziende: le imprese dovranno rafforzare le loro pratiche di governance, con particolare attenzione alla gestione dei rischi di sostenibilità e alla divulgazione di informazioni ESG. Sarà necessario un approccio più integrato alla strategia aziendale che consideri gli impatti a lungo termine e le aspettative degli stakeholder.

Per gli investitori: gli investitori, in particolare quelli istituzionali, avranno un ruolo più attivo nella governance delle società in cui investono. Dovranno sviluppare politiche di stewardship efficaci e considerare fattori ESG nelle loro decisioni di investimento.

Per i regolatori: le autorità di regolamentazione dovranno adeguare i quadri normativi nazionali per allinearli ai nuovi principi, con particolare attenzione alla promozione della trasparenza e alla tutela degli investitori in un contesto di mercati dei capitali sempre più globalizzati.

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Sarà necessario bilanciare gli standard globali indicati dal Codice con le specificità dei contesti nazionali.

Sfide e opportunità future

L’implementazione dei nuovi principi G20/OCSE 2023 presenta sia sfide che opportunità. Da un lato, le aziende dovranno investire in sistemi e competenze per migliorare la loro governance e la gestione dei rischi di sostenibilità. Dall’altro, questo processo può portare a una maggiore resilienza aziendale, a una migliore allocazione del capitale e a una maggiore fiducia degli investitori.

Una sfida chiave sarà quella di bilanciare la necessità di standard globali con le specificità dei contesti nazionali.

I principi riconoscono che l’implementazione dipenderà dal contesto giuridico e regolamentare di ciascun paese richiedendo un approccio flessibile ma coerente.

Un’altra area di potenziale sviluppo riguarda l’armonizzazione degli standard di reporting sulla sostenibilità. Mentre i principi promuovono la divulgazione di informazioni materiali relative alla sostenibilità c’è ancora un dibattito globale su come definire e misurare queste informazioni in modo coerente e comparabile.

 

Conclusioni

I principi di corporate governance G20/OCSE 2023 rappresentano un importante passo avanti nella promozione di pratiche di governo societario che supportino la creazione di valore a lungo termine, la sostenibilità e la resilienza delle imprese. Riflettono l’evoluzione del panorama economico e finanziario globale, riconoscendo le sfide emergenti come il cambiamento climatico e la trasformazione digitale.

L’efficace implementazione di questi principi richiederà uno sforzo coordinato da parte di aziende, investitori, regolatori e altri stakeholder. Se ben attuati, possono contribuire a migliorare l’accesso delle imprese ai finanziamenti, proteggere gli investitori e promuovere una crescita economica più sostenibile e inclusiva.

Guardando al futuro, sarà fondamentale monitorare l’implementazione di questi principi a livello globale e continuare ad adattarli all’evoluzione dei mercati e delle aspettative sociali. L’OCSE, il G20 e le altre parti interessate avranno un ruolo cruciale nel promuovere e monitorare l’effettiva attuazione dei principi rivisti a livello globale.

In definitiva, i principi G20/OCSE 2023 forniscono una roadmap per il futuro della corporate governance, ponendo le basi per un sistema economico più resiliente, sostenibile e orientato al lungo termine.

(*) Commento ai “G20/OECD Principles of Corporate Governance”, 2023, OECD.

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